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venerdì 2 settembre 2011

Scialla!, grazie a Dio


spedio dal Lido de Venezia da miss Apple

Oggi, venerdì 2 settembre, le notizie dal lido sanno di buono, almeno per me.
Questa mattina ho visto un bel film italiano. nei periodi di notti prima degli esami, di accoglienze al sud e altre simili disavventure cinematografiche mi ero quasi messa l’animo in pace: i cinepanettoni son la nostra unica risorsa cinematografica e ne sono divenuta, anche, fan.
ma oggi questo film, Scialla!, mi ha davvero fatto ricredere, esiste il cinema buono anche in italia, il cinema senza tanti fronzoli, fatto con amore e armonia.
ecco, armonioso, gradevole, piacevole, così questo film di Francesco Bruni, al suo debutto da regista.

La storia di un professore sornione, che vive dando ripetizioni e si ritrova a dividere la casa con un 15enne che gli cambierà la vita; una storia così si è già vista al cinema, lo so, ma il regista, già sceneggiatore di tutti i film di paolo virzì, fa un buon lavoro con i suoi attori, ci sono scene di morettiana memoria - come direbbe il vero critico cinematografico - ci si diverte, è una commedia agro-dolce che rimette in ordine vite di personaggi alla ricerca di amore e sicurezza. e lo dico senza vergogna, ci si innamora del bruno di fabrizio bentivoglio, grande protagonista del film assieme ad uno strepitoso giovanotto, alla prima esperienza cinematografica.

A proiezione ultimata è successo ciò che, in cuor mio, speravo: applausi e applausi e ancora applausi. un trionfo! In realtà gli applausi ci sono stati a scena aperta, ci sono un paio di scene molto esilaranti. Il pubblico in sala era quello delle occasioni normali, non quello dei grandi eventi: spettatori paganti, come me, magari qualche invitato, ci scappano sempre, quelli. E poi gli accreditati, anima vera del festival; uomini e donne che passano dieci giorni a far file per vedere 4 o 5 film uno dietro l'altro. Quindi niente sfoggio di grandi abiti, tutto informal.
C'era anche Nanni Moretti, in sala. Lo scopro alla fine, all'uscita. solito sguardo che dice tutto e niente, ma alla ricerca di esser visto senza voler esser disturbato, d'altronde lui è così e così ce lo teniamo.

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